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Cosa è meglio mangiare nel passaggio alla stagione fredda.

Delta Vita | 09 September, 2021


          
            Cosa è meglio mangiare nel passaggio alla stagione fredda.

Come fare per avere un Boost di Energia e ripartire al meglio

 

Settembre, mese di cambiamento. 

Per molti viene identificato come il Capodanno lavorativo, ed è in effetti un po’ così. Lo dicono gli andamenti finanziari, le ripartenze scolastiche, le lunghe, e mai troppe, vacanze estive che terminano.

Durante questo periodo di auspicato “eustress” (parola che in breve definisce una fase di stress “costruttivo”), uno dei protagonisti più sollecitati è proprio lui, il nostro organismo. 

Come difenderlo dunque da un calo di resa?
Come aiutarlo e sostenerlo in questo momento di “take-off” e stress quotidiano?

Molti sono gli integratori naturali che potrai trovare nella nostra lista di prodotti erboristeria online, ma a volte basta solo la giusta benzina…
o meglio, la giusta alimentazione!

Mai come nei cambi di stagione è necessaria un’attenzione al regime alimentare, facendo attenzione a:

  • Cosa consumare al fine di avere più energia
  • Errori da non fare per evitare cali di energia

 

COSA CONSUMARE AL FINE DI AVERE UN BOOST DI ENERGIA

Madre Natura ci mette a disposizione in questo periodo dell’anno specifici alimenti stagionali atti proprio a compensare le carenze dell’organismo, come ad esempio:

La Zucca: consigliabile anche due volte a settimana, sia come vellutata la sera assieme al Porro, sia a dadini cotta assieme alla Spigola, fresca o meno che sia.

Il Porro: aiuta la digestione ed ha notevoli proprietà diuretiche, utili anche contro il colesterolo. Buona anche la sua caratteristica antibiotica grazie al contenuto di allicina. Utilizzarne spesso al posto della cipolla, consumabile sia cotto che crudo in qualche insalata (consigliata però solo a pranzo).

Le Castagne: sono un alimento di grande potere nutrizionale dato che possiedono un’elevata percentuale di amidi, abbinati ad un discreto contenuto di grassi, proteine, sali minerali (soprattutto potassio, fosforo, zolfo, magnesio, calcio e ferro) e vitamine (C, B1, B2 e PP).

Sul nostro Instagram, questo mese, troverai anche la ricetta di come preparare il Castagnaccio, un modo goloso ed appagante per mangiare le castagne.  

La Melagrana: potentissimo alimento, un vero boost per il nostro sistema immunitario e un utile supplemento energetico se ben consumato.
Reperibile già da settembre e ancor più in ottobre e novembre, ricchissima di sali minerali come magnesio, calcio, potassio e anche ferro, per non parlare dell’apporto vitaminico; infatti, contiene buoni livelli di Vit. A, B6, B9 (acido folico) e molta Vit. C (8mg per 100gr).
Ultimo, ma non ultimo, l’elevata quantità di antiossidanti come licopene e antocianine.
Come consumarlo dunque?
Ci sono svariati modi per farlo, ma quello principale è semplicemente spremendola.
Una spremuta di melagrana la mattina a digiuno oppure a mezza mattinata, tra la colazione ed il pranzo, è un ottimo modo per ottenere tutte le risorse di questo fantastico frutto.

Curiosità:
Una risorsa tutta “maschile” - L’università di Edimburgo ha dimostrato come uomini che assumono regolarmente succo di melagrana, hanno un incremento del testosterone di circa il 30%, il che si traduce facilmente nell’incremento dell’appetenza e di un buon funzionamento erettile.

La Spigola: questo pesce è ben noto a chi osserva una dieta leggera ed ipocalorica; infatti la spigola è povera sia in calorie che in lipidi (grassi).
Ricca di Omega 3 e costituita per l’80% in proteine; il miglior modo di consumare la spigola in maniera gustosa ma leggera è cotta al forno o in padella e semplicemente condita con olio EVO e limone, al fine di assimilare quanto più ferro possibile da questo nutriente pasto.

 

ERRORI DA NON FARE PER EVITARE CALI DI ENERGIA

In questa sezione vedremo una carrellata di indicazioni relative ad errori da evitare, i quali se commessi possono portare a cefalee, senso di pesantezza e confusione mentale, disbiosi ed altre dinamiche che in un contesto come quello del cambio di stagione possono amplificarsi e ripercuotersi sulle performance quotidiane.

  • Evitare pasti abbondanti

Importante in questo periodo cercare di rimanere meno intossicati possibile e leggeri in termini di digestione, al fine di semplificare il lavoro degli emuntori (rene, fegato, cute, ecc…) e di detossificarsi dagli eccessi estivi, nonché di predisporre il fisico a quelli che verranno (Natale, Capodanno, ecc…).

    Bisogna tenere a mente che i pasti non devono essere eccessivi in quantità; infatti anche un pasto nutriente e salutare può nuocere se troppo abbondante, compromettendo la digestione ed aumentando l’acidificazione.

    • Evitare i grassi “cattivi”

    A dire il vero, non è propriamente adeguato definire i grassi buoni o cattivi, bensì si può dare tale definizione al loro funzionamento per il nostro organismo. Comunque, alcuni tipi di grassi possono mettere l’organismo in difficoltà. Un esempio lo vediamo con quelli SATURI, che tendono ad innalzare il colesterolo LDL favorendo malattie cardiovascolari e quelli IDROGENATI, che molte volte contengono dei grassi TRANS, molecole SERIAMENTE indesiderate. Evitare dunque gli alimenti che contengono questi nutrienti.

      • Evitare di mangiare tardi la sera ed andare subito a letto

      Un sonno ristoratore è quello che ci vuole per ricaricare le batterie a dovere, lo stesso può essere seriamente compromesso da una cena pesante, esagerata, oppure dal far passare troppo poco tempo (meno di 1 ora) da quando si termina il pasto e lo stendersi sul letto.

        Badate quindi a far passare almeno 1 ora e mezza anche 2 tra una cosa e l’altra.

        • Evitare di fare altro durante il pasto

        Quando mangi, mangia. Questo più che un consiglio è una perla vera e propria, una risorsa che può cambiare la qualità della vita notevolmente. Quando mangiamo infatti, se lo facciamo senza “presenza” (perché guardiamo la TV, lo smartphone o pensiamo a qualcos’altro) non godremo del pasto, non assaporeremo tutti i gusti di ciò che mangiamo, boicottando così tutta la funzione psicologica del pasto, che rappresenta un momento di ricarica, rilassamento e gioia.

          Questo può comportare anche una mancata soddisfazione dal terminare il pasto, perché essendo distratti, non si è ben consapevoli di cosa si è mangiato, di quanto si è mangiato e della velocità con cui si è mangiato, altro dato fondamentale che incide molto sul senso di sazietà.